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Consigli in gravidanza: integrazione di ferro e acido folico

La supplementazione giornaliera di ferro e acido folico per via orale (30-60 mg di ferro elementare e 400 mcg di acido folico) è raccomandata per tutte le donne in gravidanza allo scopo di prevenire l’anemia materna, la sepsi puerperale, il basso peso alla nascita e la nascita pretermine.

Più specificatamente, l’acido folico dovrebbe essere iniziato il prima possibile (idealmente prima del concepimento) per prevenire i difetti del tubo neurale.

Le seguenti raccomandazioni sono state pubblicate nel 2020 (1) in sostituzione delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2012.

A queste raccomandazioni ho aggiunto alcuni commenti personali tratti dalla mia esperienza che ho scritto tra parentesi quadra e poi in una nota di chiusura.

Le nove raccomandazioni dell’OMS

  1. Negli ambienti in cui l’anemia nelle donne in gravidanza è un grave problema di salute pubblica (cioè dove almeno il 40% delle donne in gravidanza ha una concentrazione di emoglobina plasmatica inferiore a 11 g/dl), è preferibile una dose giornaliera di 60 mg di ferro elementare rispetto una dose più bassa.
  2. Nel primo e nel terzo trimestre di gravidanza, la soglia di emoglobina per diagnosticare l’anemia è di 11 g/dl, mentre nel secondo trimestre la soglia è di 10,5 g/dl (2).
  3. Se a una donna viene diagnosticata l’anemia durante la gravidanza, il suo ferro elementare giornaliero deve essere aumentato a 120 mg fino a quando la sua concentrazione di emoglobina non sale alla normalità (maggiore di 11 g/dl) (3, 4). Successivamente, può riprendere la dose giornaliera standard di ferro prenatale per mantenere buone concentrazioni plasmatiche di ferro e prevenire il ripetersi dell’anemia.
  4. Una comunicazione efficace con le donne incinte sulla dieta e sull’alimentazione sana, compresa la fornitura di informazioni sulle fonti alimentari di vitamine e minerali e sulla diversità alimentare, è parte integrante della prevenzione dell’anemia e della fornitura di cure prenatali di qualità.
  5. Strategie di comunicazione efficaci sono vitali per migliorare l’accettabilità e l’adesione a schemi di integrazione.
  6. I medici dovrebbero ricordare alle donne incinte di assumere i loro integratori e aiutarle a gestire gli eventuali effetti indesiderati associati. [Se si insegna alle persone a mangiare in modo sano, biologico e vario e se si insegna una alimentazione non completamente ma prevalentemente vegetariana e se si utilizzano i rimedi omeopatici ed eventuali integratori biologici, non servono i sali di ferro di sintesi chimica e quindi non si avranno effetti indesiderati].
  7. Nelle aree con infezioni endemiche che possono causare anemia attraverso la perdita di sangue, aumento della distruzione dei globuli rossi o diminuzione della produzione di globuli rossi, come la malaria e l’anchilostomiasi, devono essere attuate misure per prevenire, diagnosticare e trattare queste infezioni. [Questi e qualsiasi altro trattamento farmacologico non dovrebbe essere attuato durante la gravidanza, ma, potendolo fare, dovrebbe essere impostato prima della gravidanza in modo da non interferire con i farmaci sullo sviluppo fetale].
  8. Gli integratori orali sono disponibili in capsule o compresse (comprese compresse solubili e compresse solubili a rilascio modificato) (5). [Esistono prodotti di erboristeria in soluzione orale adatti anche da coloro che non riescono a deglutire le compresse; suggerisco comunque di non limitarsi ad assorbire solo ferro perché questo è il minerale più importante, ma non l’unico necessario in caso di anemia e non è neppure l’unico a cui pensare durante una gravidanza].
  9. Una migliore comprensione dell’eziologia dell’anemia (per esempio l’endemia della malaria, le emoglobinopatie, le perdite di sangue, ecc.) e della prevalenza dei fattori di rischio è necessaria a livello di nazionale, per informare gli adattamenti contestuali di questa raccomandazione.

L’anemia gravidica non si combatte solo con ferro e acido folico

Chiaramente, il ferro e l’acido folico sono di grande importanza durante una gravidanza. Se consideriamo però che l’ambiente in cui viviamo ha un discreto grado di inquinamento e che la nostra alimentazione non è certamente sempre sana e bilanciata, consiglio di fare attenzione anche ad altre raccomandazioni personali, che sono il frutto di quattro decenni di esperienza personale:

  1. La gravidanza non ha bisogno solo di ferro e acido folico, ma di molti altri integratori nutrizionali molto importanti in questo periodo: acidi grassi polinsaturi essenziali omega-3, probiotici, aminoacidi essenziali, minerali, vitamine, ecc. (6).
  2. Per adattare il trattamento nutrizionale alla persona, sarebbe indicato eseguire alcuni esami del sangue che, oltre ai soliti esami di routine, indicherei nei seguenti: vitamina D, C, B12 e acido folico; potassio, calcio, magnesio, manganese, rame e zinco; TSH, T3 e T4; elettroforesi proteica.
  3. Oltre a tutto questo ricordare sempre che la gravidanza è un periodo delicatissimo della vita di tuo figlio e quindi è necessario leggere, studiare e informarsi per avere uno stile di vita alimentare, comportamentale e di riposo, di movimento e di lavoro il più corretto possibile.

Tutto quello che facciamo in gravidanza lo troveremo moltiplicato nel bambino, sia nel bene, sia nel male.
Impegnati ad agire bene per il tuo e il suo equilibrio.

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Bibliografia

  1. OMS. Nutritional interventions update: multiple micronutrient supplements during pregnancy.
  2. The clinical use of blood in general medicine, obstetrics, paediatrics, surgery & anaesthesia, trauma & burns. Geneva, World Health Organization; 1998.
  3. WHO; de Benoist B, McLean E, Egli I, Cogswell M, editors. Worldwide prevalence of anaemia 1993–2005. WHO global database on anaemia. Geneva: World Health Organization (WHO); 2008.
  4. Iron and folate supplementation: integrated management of pregnancy and childbirth (IMPAC). Standards for maternal and neonatal Geneva: Department of Making Pregnancy Safer, World Health Organization; 2006.
  5. The international pharmacopoeia, 5th edition, volumes 1 and 2. Geneva: World Health Organization; 2015.
  6. Gava R. Bambini sani oggi. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 1a ed., 2016.