In questi giorni ho ricevuto questa email da una “Mamma disperata”:
“Buona sera, sono sempre più tormentata, irritata e confusa sull’annosa questione dei vaccini. Al Signor X avevo già esposto una fastidiosa conversazione avuta con una pediatra, amica di una mia amica (anch’essa medico ed entrambe pro-vaccini) …
Ieri ho postato sulla mia bacheca di facebook la conferenza che si terrà a Verona il 20 maggio 2012 e che ho trovato sulla pagina della Fondazione Tremante, così come faccio normalmente con articoli e informazioni sui vaccini e sugli effetti negativi che possono avere.
In risposta mi sono trovata una serie di commenti da questa amica medico, nonché una lettera indirizzata a me dalla sua amica pediatra.
Ve li riporto solo per farvi chiarezza. S. D.”.
Ecco un’estratto della lettera che la Pediatra ha inviato alla sua amico medico e i commenti della Signora S. D.:
“… in tutta sincerità, io capisco che lei sia una tua amica, ma ti prego di non darle visibilità. Non lo trovo giusto nei confronti di madri comprensibilmente preoccupate per i loro figli. Io faccio la pediatra e questa Signora scrive cose tutte inesatte e fuorvianti sui vaccini. Inoltre è molto alterata nei confronti della categoria medica in genere … lei fa disinformazione, cita articoli ritirati o inesistenti e medici sconosciuti o radiati addirittura dall’ordine. Presso l’Asl esiste un Servizio serio e competente dedicato ai genitori che vogliono informarsi. Ovviamente non ha senso parlarne con la Signora che sostiene che noi medici ‘ci facciamo i soldi sulla pelle dei bambini’. Basta Erika, se vuoi da medico o da paziente articoli seri sull’argomento te li giro, peró davvero la disinformazione che fa la Signora in questione è pericolosa per tutti”.
I commenti della Signora S. D.:
“… sto leggendo molto in merito, scritti e pubblicazioni firmate da medici accreditati e ricercatori che si autofinanziano e che non prendono sovvenzioni dalle indstrie farmaceutiche. Ho partecipato anche a una conferenza (e continuerò a seguirne, impegni familiari e lavorativi permettendo) di persona, sulla questione delle vaccinazioni: era tenuta da un medico e la sala era gremita di gente … Che interesse avrebbero a diffondere dati falsi? Loro non ci guadagnano niente, a differenza di chi sostiene le vaccinazioni e prende sovvenzioni dalle Industrie Farmaceutiche.
E ancora: perché non partecipa MAI nessun medico, anche se esortato a farlo, a queste conferenze pubbliche a cui presenziano spesso personaggi di un certo spessore, sia in campo medico che umanamente parlando? … Senza offesa, ma questi Signori sono medici tanto quanto te. Allora dove sta la verità? Di certo non dalla parte delle industrie farmaceutiche che speculano a scapito della nostra salute e della salute dei nostri figli. Io non sono contraria ai vaccini, ma alla modalità con cui si vaccina: senza anamnesi accurate, senza controlli, in massa, anche per patologie che un neonato di 3 mesi non correrà il rischio di contrarre almeno per i primi due anni della sua vita (vedi epatite B e tetano).
Allora perché? Cosa costa fare un dosaggio anticorpale per verificare che un bambino non possieda già naturalmente il numero di anticorpi necessari per affrontare e superare, nel caso la contragga, una specifica malattia evitando l’iperimmunizzazione che può causare gravi danni come anche le malattie autoimmuni? Se io ho contratto tutte le malattie esantematiche (tutte!) da bambina e ho un’immunità permanente e durante la gravidanza fornisco tutti gli anticorpi necessari a mio figlio almeno fino al suo primo anno di vita, cosa che un vaccino non garantisce costringendomi a vaccinare ogni tanto i miei figli mettendoli poi a rischio di contrarre malattie ben più pericolose se prese in età adulta, perché li devo vaccinare da neonati? E perché mi viene imposta un’esavalente quando i vaccini obbligatori (?) sono 4 …? Se sono 4, io non ne voglio fare 6 a mio figlio! Per queste e molte altre domande a cui nessun medico, te compresa, vuol dare una risposta, tendo sempre di più a credere a questi Signori che, invece di terrorizzare, spiegano e portano dati alternativi a quelli banalmente artefatti e manipolati dalle società farmaceutiche. ….
Per quanto riguarda la lettera della Pediatra, io sono basita. Vorrei solo il bene dei miei figli, non mi interessa la propaganda. Il mio primo figlio (5 anni e 1/2) è stato vaccinato con le obbligatorie e le consigliate (MPR), perché all’epoca ignoravo la questione. Lui è un bambino fortissimo e sta benissimo, grazie al cielo; i vaccini non hanno avuto su di lui alcun effetto negativo (almeno per ora …). Il mio secondo figlio, di 6 mesi, non è vaccinato. Mi chiedo se sia un bene, a questo punto …
Io sono solo una madre che cerca di informarsi in nome della verità. Non sono un medico, ma il libro che sto leggendo (sui vaccini, del dr. Gava) mi sembra illuminante e io non ho conoscenze mediche. Allora perché non è lo stesso per questi vostri Colleghi? Perché sembra tutto così nebuloso? Io francamente sono sempre più disorientata … S. D.”.
La mia risposta alla Signora S. D.:
Carissima Signora,
l’ammiro e mi complimento con lei, perché ha risposto con argomentazioni valide e con poche parole ha riassunto alcuni dei principali concetti e critiche alle vaccinazioni pediatriche di massa.
Non deve però alterarsi troppo e mi raccomando di non offendere mai, perché i medici a favore delle vaccinazioni di massa, come quella Pediatra, sono in buona fede e quindi non ha senso accanirsi contro di loro.
E allora, si chiede lei, perché non capiscono e continuano a combattere contro quelli che affermano che i vaccini possono anche fare male?
Per un motivo molto semplice: perché non leggono la letteratura scientifica indipendente e si basano sulla letteratura scientifica che fanno pervenire loro gli Informatori che lavorano per l’Industria Farmaceutica.
Consideri cioè questi punti:
1 – L’Industria Farmaceutica ha i soldi necessari per fare ricerca, ma ovviamente finanzia le ricerche scientifiche che interessano a lei.
2 – Infatti, l’85-90% delle ricerche scientifiche mondiali sono finanziate e controllate dall’Industria Farmaceutica e solo il 10-15% da ricercatori indipendenti.
3 – Il problema della manipolazione degli studi scientifici è grossissimo ed è noto a tutti; infatti gli editori delle riviste scientifiche mondiali hanno imposto agli Autori di dichiarare alla fine dello studio se esiste un conflitto di interessi, cioè se hanno interessi conflittuali di tipo finanziario (su questo argomento, molto lucida e chiarificante è l’analisi fatta nel suo libro dalla Dr.ssa Marcia Angell, ex direttore della prestigiosa rivista medica The New England Journal of Medicine). Ovviamente, alcuni Autori usano il trucco della “restrizione mentale” per sottoscrivere che non hanno conflitti di interessi diretti inerenti l’articolo in questione, perché sono sul libro paga dell’Industria Farmaceutica per altre questioni …
4 – Un famoso ricercatore, John Ioannidis, ha pubblicato in PloS Medicine (rivista molto accreditata) uno studio in cui afferma che: “Occorre rassegnarsi all’idea che gli studi scientifici è più probabile che siano falsi piuttosto che veri“. E dice che, oltre a scorrette modalità metodologiche, possono incidere anche i grossi interessi economici in gioco e la non imparzialità dei ricercatori.
5 – Pertanto, l’Industria Farmaceutica paga ricercatori, medici e statistici affinchè scrivano lavori scientifici “perfetti” e poi paga gli editori e i mass media affinché pubblichino i loro articoli e diffondano le notizie che a lei interessano e cioè aventi la finalità di sensibilizzare le persone ad acquistare un certo farmaco o vaccino perché è essenziale per difendersi da un gravissimo pericolo che lei stessa si preoccupa di ingigantire e demonizzare ad hoc.
6 – Eclattante è quanto si legge in un libretto diffuso gratuitamente alle famiglie e curato dalla Commissione Vaccinazioni della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP): “Purtroppo il morbillo è una malattia temibile che frequentemente causa complicazioni e qualche volta la morte. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno si verificano nel mondo 45 milioni di casi di morbillo, responsabili di almeno un milione di morti“. Questa affermazione, che ovviamente impaurisce grandemente i genitori e li stimola a vaccinare i loro figli, se fosse vera significherebbe che nel mondo c’è un morto ogni 45 casi di morbillo! Non credo che sia vero, ma se anche lo fosse varrebbe per i Paesi Poveri e non per noi, ma il libretto è stato scritto in italiano e diffuso alle famiglie italiane e non agli africani! Allora si vuole solo far leva sulla paura per convincere a vaccinare i propri figli? A pag. 2 della suddetta pubblicazione si legge (in corpo piccolo): “Questa pubblicazione è stata realizzata grazie al supporto [economico] di Baxter BioScence, Berna Biotech, GlaxoSmithKline, Novartis Vaccines, Sanofi Aventis Pasteur MSD, Wyeth“. Ovviamente, questa frasetta con l’elenco delle 6 finanziatrici Case Farmaceutiche produttrici di vaccini pediatrici spiega tutto!
7 – L’Industria Farmaceutica, inoltre, attraverso gli informatori scientifici “aggiorna” capillarmente tutti i Medici di Base, che non hanno certamente molto tempo per informarsi direttamente sul vero stato della ricerca mondiale inerente ogni determinato argomento e quindi si fidano …
8 – L’Industria Farmaceutica organizza anche convegni e incontri scientifici dove invita gratuitamente i Medici di Base ed è molto generosa con loro; ovviamente l’Industria Farmaceutica è anche molto benevola e generosa con i relatori dei convegni, che sono scelti in modo molto oculato.
9 – Se i Medici non si informano in modo autonomo e non fanno ricerche adeguate, pertanto, proprio a causa di questa lenta ma capillare informazione scientifica non potranno mai capire o accogliere il concetto che i vaccini pediatrici fanno male, specie i medici non più giovani che, come il sottoscritto, hanno sempre studiato e pensato (come si pensava una volta) che i vaccini fanno solo bene, non sono veri farmaci e non possono assolutamente svolgere una qualche funzione dannosa e che comunque, se per caso l’avessero, sarebbe sicuramente un’eccezione rarissima che conferma la suddetta regola.
Purtroppo le cose non sono assolutamente così e basterebbe che un qualsiasi medico interrogasse i genitori dopo le vaccinazioni e credesse a quanto loro stessi dicono sul cambiamento che alcuni (ovviamente non tutti) i bambini presentano dopo una vaccinazione neonatale per rendersene conto (purtroppo oggi c’è l’usanza di somministrare subito dopo la vaccinazione una dose di Paracetamolo e così si bloccano molti sintomi dolorifici e febbrili dell’immediato post-vaccino … ma mi chiedo: se il vaccino non fa nulla, perché dare a tutti il Paracetamolo?).
Quindi, cara Signora, cerchi di avere pazienza e coraggio e vada avanti continuando a leggere e a informarsi, a frequentare Convegni e Incontri di Medici che lavorano e hanno esperienza clinica su questo argomento, ponendo a questi relatori TUTTE le domande che la turbano in modo da esternare e vedersi risolvere ogni dubbio e poi, alla fine, faccia, senza paura, quello che “sente” nel profondo del suo cuore, perché sono convinto che una Mamma “sente” sempre quello che è bene fare per il suo bambino!
Ma se occorre, non abbiamo nemmeno paura di vaccinare suo figlio, ovviamente dopo aver pesato i pro e i contro.
Grazie per il suo amore per i suoi figli e per la verità.
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Bibliografia
- Commissione Vaccinazioni della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica. Conoscere i vaccini. Pacini Editore, 2007, pag. 21.
- Angell M. The truth about drug companies: How they deceive us and what do to about it. New York, Random House, July 2004.
- Ioannidis JPA. Why Most Published Research Findings Are False. PLoS Med 2005; 2 (8): e124.
- Mastrangelo D. Il Tradimento di Ippocrate. La Medicina degli Affari. Salus Infirmorum, Padova, 2010.
- Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Salus Infirmorum, Padova, 2018.
- Gava R. La Sindrome Influenzale in bambini e adulti. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2012.
- Gava R., Serravalle E. Vaccinare contro il Tetano? Edizioni Salus Infirmorum, 2a ed., Padova, 2017.
- Gava R., Serravalle E. Vaccinare contro il Papillomavirus? Quello che dobbiamo sapere prima di decidere. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 2016.