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Tumori in netto aumento specialmente fra i giovani adulti

Il cancro rappresenta un notevole carico di malattia non solo tra gli anziani ma oggi più che mai anche tra i giovani di 15-39 anni, con una stima di 1,2 milioni di casi e 400.000 decessi che si sono verificati nel 2018 (1).

Pochissimi anni fa, il National Cancer Institute statunitense ha fatto un’affermazione pesante: in questi anni è previsto che il 43% degli uomini e il 38% delle donne svilupperanno un cancro invasivo nella loro vita e almeno il 50% di questi morirà.

Per quanto brutti siano questi dati, la ricerca scientifica più recente ha fatto previsioni future molto più tragiche.

La drammaticità della situazione attuale e delle previsioni future

Secondo le analisi della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) (2), nel 2020 nel mondo c’erano 19.292.789 persone affette da cancro e le previsioni future sono drammatiche, perché si prevede che per il 2040 ci sarà un aumento del 52% a livello mondiale e del 26% a livello europeo (Tabella 1).

Tipo di cancroINCIDENZA nel 2020
dei nuovi casi
Persone coinvolte
(M+F)
Previsione per il 2040
(Mondo/Europa)
Mammella11,7%2.261.419+33% / +7%
Polmone11,4%2.206.771+59% / +22%
Colon-retto10,0%1.931.590+59% / +27%
Prostata7,3%1.414.259+57% / +28%
Cute (non melanoma)6,2%1.198.073+46% / +48%
Stomaco5,6%1.089.103+65% / +25%
Fegato4,7%905.677+60% / +25%
Cervice uterina3,1%604.127+41% / -4% *
Altri tipi40,0%7.681.770
Totale100,00%19.292.789+52% / 26%
Tabella 1 – I più comuni tipi di cancro: incidenza annua mondiale (IARC: Global Cancer Observatory 2020) (2).

I dati mondiali sulla mortalità sono ancora più preoccupanti: ogni anno muoiono circa 10 milioni di persone e si prevede che per il 2040 ci sarà un aumento della mortalità del 68% a livello mondiale e del 31% a livello europeo.

Questo significa che ogni giorno, nel mondo, a circa 52.900 persone viene diagnosticato un cancro e più di 27.000 persone muoiono per questa patologia (Tabella 2).

Tipi di cancro
(2020)
MORTALITÀ
dei nuovi casi
Persone coinvolte
(M+F)
Previsione 2040
(Mondo/Europa)
Polmone18,0%1.796.144+64% / +26%
Colon-retto9,4%935.173+73% / +36%
Fegato8,3%830.180+60% / +29%
Stomaco7,7%768.793+72% / +28%
Mammella6,9%684.996+51% / +21%
Esofago5,5%544.076+66% / +26%
Pancreas4,7%466.003+65% / +28%
Prostata3,8%375.304+93% / +53%
Altri tipi35,7%3.557.464
Totale100,00%9.958.133+68% / +31%
Tabella 2 – I più comuni tipi di cancro: mortalità annua mondiale (IARC: Global Cancer Observatory 2020) (2).

La drammaticità degli aumenti tra i giovani adulti

La drammaticità ancora maggiore però sono i rilievi di questi ultimi 30 anni da cui è emerso che la patologia oncologica ha visto un inaspettato maggior aumento delle nuove diagnosi nei giovani adulti (età inferiore a 50 anni).

Effettivamente, fino a pochi anni fa l’incidenza dei tumori aumentava con l’età ed è sempre stata la prima causa di morte tra i soggetti di 60-79 anni.

Inoltre, la probabilità di sviluppare un cancro invasivo nei soggetti con più di 60 anni è sempre stata doppia rispetto quelli più giovani: l’età mediana di diagnosi era a 65 anni e l’età mediana di morte era a 74 anni.

In base ai dati attuali, però, le cose stanno cambiando, perché l’incidenza del cancro tra i giovani adulti è in netta crescita. Anche il tipo di tumore sta cambiando in base alla fascia di età delle persone esaminate (Tabella 3 e 4).

I 5 tumori
più frequenti
(stima 2020)
0-49 anni50-69 anni> 70 anni
Testicolo
12%
Prostata
22%
Prostata
20%
Melanomi
10%
Polmone
14%
Polmone
17%
Linfoma
non Hodgkin
8%
Colon-retto
12%
Colon-retto
14%
Tiroide
8%
Vescica
9%
Vescica
11%
Colon-retto
7%
Prime vie
aero-digestive
5%
Stomaco
5%
Tabella 3 – I 5 tumori più frequenti in Italia negli UOMINI come percentuale sul totale dei tumori incidenti in ogni fascia di età (AIRTUM) (3).
I 5 tumori
più frequenti
(stima 2020)
0-49 anni50-69 anni> 70 anni
Mammella
41%
Mammella
35%
Mammella
22%
Tiroide
15%
Colon-retto
11%
Colon-retto
16%
Melanoma
8%
Utero
7%
Polmone
8%
Colon-retto
4%
Polmone
7%
Pancreas
6%
Cervice uterina
4%
Tiroide
5%
Stomaco
5%
Tabella 4 – I 5 tumori più frequenti in Italia nelle DONNE come percentuale sul totale dei tumori incidenti in ogni fascia di età (AIRTUM) (3).

Infatti, numeri crescenti di studi scientifici (4,5) confermano che sono sempre più numerosi i giovani adulti di tutto il mondo con età inferiore ai 50 anni che si ammalano di cancro.

Suneel Kamath, un oncologo gastroenterologo della Cleveland Clinic (Ohio, USA), ha affermato: “Il numero di persone che presentano tumori avanzati e purtroppo spesso incurabili e che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni sembra decisamente salire alle stelle” (6).

I casi a esordio precoce sono in aumento per circa 14 tipi di cancro, molti dei quali colpiscono l’apparato digerente, secondo una revisione dei registri dei tumori di 44 Paesi pubblicata sulla rivista Nature Reviews Clinical Oncology(5).

Quali sono le cause più importanti?

Le cause di questo aumento sono molteplici e molto probabilmente hanno inciso anche i programmi di screening che hanno diagnosticato più precocemente la patologia tumorale, estirpando pure tumori che molto probabilmente sarebbero restati latenti per anni (7).

Però, se la causa fosse solo questa, dopo un po’ di anni di aumento delle diagnosi ci sarebbe stato un calo dell’incidenza, mentre le curve continuano a crescere.

Inoltre, quello che più preoccupa è che si registra continuamente un reale aumento dell’incidenza delle forme ad esordio precoce di diversi tipi di cancro. L’esordio precoce significa che questi tumori, che generalmente hanno una lunga incubazione, per manifestarsi macroscopicamente nei giovani adulti si sono originati in età infantili o molto giovanili.

Effettivamente, le evidenze scientifiche di questi ultimi anni suggeriscono che la causa dei principali tumori abbia avuto inizio nella prima infanzia o adolescenza.

Inoltre, è vero che le cause dei tumori sono certamente specifiche per ciascuna neoplasia, ma è altrettanto vero che esistono molte cause comuni che sono valide per quasi tutti i tumori.

Effettivamente, molti Autori, incluso Kamath, affermano che moltissimo dipende principalmente dallo stile di vita: obesità, diete ricche di alimenti trasformati, fumo e consumo di alcol sono tra i fattori più comuni.

Il Dr. Kamath insiste dicendo che una delle cose più importanti che i giovani possono fare è difendere se stessi quando si accorgono che qualcosa non va: devono insistere con il loro medico affinché li aiuti a identificare la vera causa del loro malessere (anche se forse potrebbero trovare una certa resistenza da parte del sanitario, sottolinea Kamath).

Condivido perfettamente questo consiglio: il nostro corpo ci avvisa molto tempo prima di ammalarsi e se noi abituiamo i nostri figli, ma ovviamente anche noi stessi, a porre attenzione a tutti i linguaggi del nostro corpo e se ci impegniamo a migliorare il nostro stile di vita correggendo tante piccole abitudini errate, sicuramente vedremo calare drasticamente non solo il rischio oncologico ma anche quello delle più comuni e invalidanti patologie cronico-degenerative che oggi causano tante invalidità e tante vittime.

I nostri stili di vita sono cambiati

Dalla metà del XX secolo si sono verificati sostanziali cambiamenti di:

  • stile di vita (alimentazione, sedentarietà, poco sonno, vizi vari e molteplici stress psico-fisici) con conseguente aumento dell’acidosi tessutale, del sovrappeso/obesità e dell’infiammazione cronica di basso grado;
  • povertà nutrizionale del nostro cibo;
  • ambiente (a livello sia chimico-fisico che elettromagnetico e addirittura tellurico);
  • microbiota intestinale;
  • massiccio utilizzo dei farmaci chimici …

Tutto questo agisce a livello epigenetico e ha grandi ripercussioni sia a livello del nostro DNA, ma anche del nostro RNA e in particolare di quello mitocondriale (a trasmissione materna).

Credo sia fondamentale prendere coscienza di tutti questi nostri cambiamenti sia personali sia di popolazione industriale, perché se il tumore ha origine in età pediatrica e noi non interveniamo immediatamente, prima o poi i nostri figli si troveranno faccia a faccia con il cancro … e in quel momento né per noi né per loro sarà possibile fare molto, mentre ora possiamo fare tutto … o quasi!

Oggi, infatti, abbiamo molte conoscenze e siamo sicuramente in grado di ridurre drasticamente sia il rischio oncologico sia quello di molte altre patologie cronico-degenerative (anch’esse in forte aumento, perché hanno sostanzialmente la stessa origine eziologica) che, allo stesso modo dei tumori, minacciano la vita e la felicità futura nostra e dei nostri figli.

Sovrappeso corporeo e obesità

Come abbiamo detto, uno dei fattori che sembra incidere maggiormente nel causare tumori negli adolescenti e nei giovani adulti è il sovrappeso corporeo o, più ancora, l’obesità (8), specialmente in Europa, Nord America e Oceania, secondo uno studio multicentrico del 2018 (4).

I tassi di cancro del colon-retto, ad esempio, mentre tra gli anziani della maggior parte dei Paesi ad alto reddito si sono stabilizzati (9), tra i giovani adulti sono in forte aumento (10).

Si ritiene che l’aumento dei tassi di obesità infantile e adulta (9, 10) sia uno dei principali fattori trainanti all’origine dell’aumento dei tassi di tutti i tumori giovanili (8, 11, 12).

Attualmente, come denunciato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), nel 2016 (8) e confermato da uno studio del 2018 (4) ci sono prove evidenti che l’eccesso di peso corporeo sia causalmente collegato ai seguenti tumori: esofago, cardias, colon-retto, fegato, cistifellea, pancreas, mammella in post-menopausa, corpo uterino, ovaio, rene, meningioma, tiroide e mieloma multiplo.

Pertanto, oggi si ritiene che l’eziologia di questi tumori possa essere correlata all’obesità o a fattori di rischio a questa associati (come la scarsa attività fisica e la cattiva alimentazione), mentre la prevenzione o il trattamento dell’obesità sia nell’infanzia sia nella prima età adulta possano attenuare i futuri aumenti dell’incidenza del cancro giovanile o ad esordio precoce.

Se non miglioreremo il nostro stile di vita … ci ammaleremo

Nello studio di Ugai et al. del 2020 (5) è emerso che fattori come gli errori alimentari (il consumo di alcol, il poco sonno, il fumo, l’obesità e il consumo di cibi altamente trasformati dall’Industria Alimentare) e lo stile di vita occidentalizzato contribuiscono all’epidemia di cancro a esordio precoce (Figura 1).

Sorprendentemente, i ricercatori hanno scoperto che:

  • mentre la durata del sonno degli adulti non è cambiata drasticamente nel corso dei diversi decenni, i bambini d’oggi dormono molto meno rispetto a quello che facevano i loro coetanei alcuni decenni fa;
  • gli alimenti altamente trasformati, le bevande zuccherate e il consumo di alcol sono aumentati in modo significativo dagli anni ‘60 e ciò ha sicuramente alterato il microbioma intestinale, aggravando la disbiosi causata anche dalle sostanze tossiche che ingeriamo a causa dell’inquinamento ambientale (l’alterazione del microbiota è testimoniata dall’aumento delle intolleranze e allergie alimentari, come dalla crescita della celiachia);
  • fattori di rischio come l’obesità, il diabete mellito di tipo 2 e la sedentarietà sono nettamente aumentati negli ultimi 50-60 anni.
Figura 1 – Sintesi dei principali fattori che possono influenzare negativamente la composizione del microbiota intestinale causando disbiosi.

Molto dipende anche dalla salute del nostro microbiota intestinale

Scrivono Ugai et al.: “Tra i 14 tipi di cancro in aumento che abbiamo studiato, 8 erano correlati all’apparato digerente. Il cibo che mangiamo nutre i microrganismi nel nostro intestino … e la dieta influisce direttamente sulla composizione del microbiota e alla fine questi cambiamenti possono influenzare il rischio e gli esiti della malattia oncologica”.

Effettivamente, se il nostro microbiota intestinale non gode di buona salute si instaura una disbiosi enterica, a cui consegue sempre una infiammazione cronica intestinale che può portare anche alla formazione tumorale e non solo ad un tumore intestinale.

A sua volta, oltre ai fattori suddetti, il nostro microbiota è molto influenzato anche da altre condizioni, come per esempio l’uso degli antibiotici che in questi ultimi decenni è nettamente aumentato sia nei bambini che negli adulti.

L’uso di antibiotici orali riduce sostanzialmente la popolazione intestinale di lattobacilli protettivi (specie a livello dell’intestino tenue) e a ciò consegue un aumento dell’attività delle cellule granulocitiche (infiammatorie) e del rilascio della sostanza P, un neurotrasmettitore sensoriale della parete intestinale che induce aumento della contrazione della muscolatura viscerale intestinale e conseguente dolore addominale (13). A ciò si associa la facilitazione alla crescita dei batteri patogeni e l’attivazione di un circolo vizioso con la tendenza a riprendere la terapia antibiotica.

Infatti, negli ultimi anni numerose ricerche hanno dimostrato il ruolo delle terapie antibiotiche e del microbiota intestinale sull’immunità, sull’efficacia dell’immunoterapia (gli antibiotici ne riducono l’efficacia) e sull’aumento dei tumori e sulla prognosi dei malati di cancro (14, 15).

Inoltre, oggi è evidente anche un altro dato drammatico: la malattia infiammatoria intestinale (un fattore di rischio già accertato del cancro del colon-retto), in cui il funzionamento del microbiota riveste un ruolo molto importante, è nettamente aumentata tra gli adolescenti a partire dagli anni ‘85-90.

Infine, sappiamo bene che lo stato di salute del microbiota della prima infanzia, oltre a influenzare nettamente lo sviluppo del sistema immunitario, condiziona lo sviluppo di molteplici patologie dell’età adulta e non per ultimo anche il cancro (Figura 2).

Figura 2 – Interazione tra disbiosi intestinale e molteplici patologie.

Cosa possiamo fare per salvarci?

Lo scopo di questo mio scritto non è di spaventare, ma di avvertire della realtà attuale che sta diventando ogni anno sempre più tragica … e sembra nell’indifferenza di tutti!

Pertanto, il mio desiderio è solamente quello di aumentare la consapevolezza dell’epidemia di cancro a esordio precoce e spingere a migliorare l’ambiente della prima infanzia e dell’adolescenza (16) allo scopo di ridurre il carico di tumori sia a esordio precoce (prima dei 50 anni di vita) che tardivo (dopo i 50 anni di vita).

Oggi abbiamo moltissime conoscenze, però, purtroppo, si dice che c’è un “salto” di circa 25-30 anni tra quello che sappiamo a livello di ricerca scientifica e quello che invece viene detto e fatto a livello di Medicina Ambulatoriale.

È per questo motivo che già da molti anni mi sto dedicando alla Medicina Preventiva e che ultimamente mi sono concentrato esclusivamente in questa direzione impegnandomi a studiare ogni giorno (7 su 7) la letteratura scientifica allo scopo di selezionare tutte le più importanti novità da utilizzare e divulgare a scopo preventivo.

Infatti, se aspettiamo di ammalarci, poi può essere difficile e lungo curarsi con i soli metodi naturali e pertanto tante volte si cade nell’uso dei farmaci. Questi, però, essendo molecole estranee all’organismo, hanno sempre anche azioni controproducenti e in ogni caso non guariscono quasi mai una patologia cronica, ma servono essenzialmente a tenerla sotto controllo attenuandone i disturbi. Agendo in questo modo, però, la patologia cronica tende ad evolvere lentamente e ad aprire le porte di altre patologie croniche.

La vera e radicale soluzione è la Prevenzione!

Per impostare una vera prevenzione, però, dobbiamo individuare quali sono i punti deboli della persona e irrobustire questi insieme al “tutto” della persona, dato che, se una persona ha una buona energia vitale, saprà difendersi e gestire molto meglio i suoi punti deboli.

Il nostro compito è quello di dare al nostro organismo e a quello dei nostri familiari tutti i “mattoni” di cui lui ha bisogno per svolgere adeguatamente le sue molteplici reazioni metaboliche, difensive, di crescita, di depurazione, di compensazione, ecc.

In conclusione, se una persona si impegna a individuare i suoi punti deboli e a correggerli migliorando il suo stile di vita, personalizzando l’alimentazione, facendo un po’ di movimento e valorizzando un normale riposo notturno e se contemporaneamente integra le carenze nutrizionali che oggi tutti abbiamo assumendo degli integratori naturali specifici … è difficile che si ammali di tumore! Nel mio videocorso “La Medicina Integrata nella prevenzione dei tumori” trovi tutto questo, oltre a 18 protocolli preventivi non farmacologici diversi, realizzati tenendo conto delle principali condizioni patologiche di ognuno.

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Bibliografia

  1. Bray F, Ferlay J, Soerjomataram I, Siegel RL, Torre LA, Jemal A. Global cancer statistics 2018: GLOBOCAN estimates of incidence and mortality worldwide for 36 cancers in 185 countries. CA Cancer J Clin. 2018;68(6):394–424.
  2. WHO. Estimated number of new cases in 2020, World, both sexes, all ages.
  3. https://www.registri-tumori.it.
  4. Gupta S, Harper A, Ruan Y, Barr R, Frazier AL, Ferlay J, Steliarova-Foucher E, Fidler-Benaoudia MM. International Trends in the Incidence of Cancer Among Adolescents and Young Adults. J Natl Cancer Inst. 2020 Nov 1;112(11):1105-1117.
  5. Ugai T, Sasamoto N, Lee HY, Ando M, Song M, Tamimi RM, Kawachi I, Campbell PT, Giovannucci EL, Weiderpass E, Rebbeck TR, Ogino S. Is early-onset cancer an emerging global epidemic? Current evidence and future implications. Nat Rev Clin Oncol. 2022 Oct;19(10):656-673.
  6. CNN staff. Researchers find alarming rise in cancer among young people across globe. Published: Oct. 14, 2022.
  7. Davies L, Welch HG. Current thyroid cancer trends in the United States. JAMA Otolaryngol – Head Neck Surg. 2014;140(4):317–322.
  8. Lauby-Secretan B, Scoccianti C, Loomis D, Grosse Y, Bianchini F, Straif K. Body fatness and cancer-viewpoint of the IARC Working Group. N Engl J Med 2016;375(8):794-798.
  9. Arnold M, Sierra MS, Laversanne M, Soerjomataram I, Jemal A, Bray F. Global patterns and trends in colorectal cancer incidence and mortality. Gut 2017;66(4):683–691.
  10. Siegel RL, Jemal A, Ward EM. Increase in incidence of colorectal cancer among young men and women in the United States. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2009;18(6):1695–1698.
  11. Keum N, Greenwood DC, Lee DH, et al. Adult weight gain and adiposityrelated cancers: a dose-response meta-analysis of prospective observational studies. J Natl Cancer Inst 2015;107(2): djv088.
  12. Liu P-H, Wu K, Ng K, et al. Association of obesity with risk of early-onset colorectal cancer among women. JAMA Oncol 2019;5(1):37.
  13. Linnman, C. New pieces for the substance P puzzle. Pain 2013;154, 966–7.
  14. Zhang J, Dai Z, Yan C, Zhang W, Wang D, Tang D. A new biological triangle in cancer: intestinal microbiota, immune checkpoint inhibitors and antibiotics. Clin Transl Oncol. 2021 Dec;23(12):2415-2430.
  15. Deluce J, Maleki Vareki S, Fernandes R. The role of gut microbiome in immune modulation in metastatic renal cell carcinoma. Ther Adv Med Oncol. 2022 Sep 8;14:17588359221122714.
  16. Cfr il mio videocorso “Come rafforzare le difese immunitarie dei bambini“.