Costruire una casa implica sempre un progetto, un programma, la volontà di perseverare finché l’obiettivo non è completato e ovviamente anche una spesa proporzionata all’entità del progetto.
La spesa poi, qualsiasi essa sia, implica sempre un impegno, un lavoro, cioè un sacrificio.
Lo stesso vale per qualsiasi altra cosa, quindi anche per la nostra salute.
Se vogliamo stare bene, dobbiamo impegnarci a vivere un corretto stile di vita:
- mangiare bene, cioè in modo sano, equilibrato, nutrizionalmente corretto ed evitando quei cibi che sappiamo ci fanno male, pur sembrando buoni alla vista e al palato;
- fare un’adeguata attività fisica quotidiana o perlomeno settimanale, che richiede anch’essa un po’ di tempo che dobbiamo togliere ad altre attività e che ci impegna anche nella nostra quotidianità, per esempio evitando l’ascensore e preferendo le scale oppure scegliendo la bicicletta al posto dell’auto quando i tragitti sono brevi;
- impegnarsi a dormire un numero adeguato di ore in base a quanto è richiesto della nostra età, dal tipo di lavoro o di attività fisica che facciamo e dalle nostre condizioni di salute, anche se questo implica qualche sacrificio come le rinuncia della televisione o di altri svaghi fino a ore notturne avanzate;
- avere un po’ di pazienza nella gestione delle patologie acute lievi (come il raffreddore, il mal di gola, una sindrome influenzale, ecc.) e curarle con il riposo e con medicamenti naturali al posto dei farmaci chimici che forniscono un effetto immediato, ma squilibrano sempre, poco o tanto, il nostro organismo.
Ogni nostra azione comporta sempre dei pro e dei contro
Se ritorniamo all’esempio della terapia farmacologica, dobbiamo considerare che tutti i farmaci comportano sempre una intossicazione, anche se il più delle volte non ci accorgiamo di questo. Infatti, essendo sostanze chimiche estranee all’organismo, è ovvio che alterino i nostri equilibri fisiologici e che creino sempre dei danni.
La maggior parte delle volte sono danni lievi e di breve durata che l’organismo riesce a compensare e gestire, ma in qualche caso questi danni superano i benefici e si manifestano anche effetti indesiderati pesanti. Gli esempi sono infiniti, basta pensare al diabete, all’ipertensione arteriosa o all’osteoporosi causati da una terapia cortisonica prolungata, oppure agli squilibri immunitari causati da vaccinazioni multiple in bambini troppo piccoli o alle alterazioni del microbiota intestinale durante terapie antibiotiche, ecc.
Ogni azione implica una scelta
Nella terapia farmacologica, ad esempio, dobbiamo scegliere se vogliamo un effetto sintomatico immediato, ma squilibrante il nostro organismo, oppure se preferiamo attendere un po’ di più e pazientare un pochino ma fare una terapia naturale causale che apporta sempre alcuni vantaggi a lungo termine (nel mio videocorso “L’importanza di una Medicina Umanizzata e Preventiva” ho trattato in modo approfondito queste differenze sostanziali tra farmaci chimici e medicamenti naturali).
Ciò non significa che anche le medicine naturali non abbiano i loro lati negativi, che possiamo sinteticamente riassumere nei seguenti:
- maggiore lentezza nel raggiungere l’effetto desiderato;
- richiesta di una contemporanea correzione dello stile di vita errato;
- azione non standardizzabile;
- necessità di una personalizzazione del trattamento;
- richiesta di una adeguata capacità di reazione vitale da parte del paziente.
Anche i trattamenti naturali richiedono qualche sacrificio
Infine, una caratteristica di praticamente tutte le medicine energetiche naturali è quella di poter causare, specialmente in soggetti molto sensibili, un piccolo aggravamento iniziale di alcuni giorni motivato dall’attivazione di un processo di disintossicazione che consiste nella liberazione dai tessuti delle sostanze tossiche accumulate che vengono veicolate nel circolo sanguigno per essere eliminate da fegato e reni.
In genere la persona non si accorge di questo importante processo di disintossicazione, ma se invece è un soggetto molto debole, sensibile e anche molto intossicato, può presentare dei disturbi che sono tanto maggiori quanto più è elevato il suo carico tossinico.
Nel periodo iniziale della cura naturale, specie se di tipo energetico (omeopatia, agopuntura, trattamento bioenergetico, ecc.), il passaggio delle sostanze tossiche dai tessuti al sangue implica dei disturbi generici come stanchezza, cefalea, poco appetito e calo energetico. Alla fine di questo breve periodo, però, le condizioni della persona risultano nettamente migliorate.
In taluni casi è difficile prevedere esattamente se la persona presenterà o meno dei disturbi iniziali causati dall’attivazione dei processi di disintossicazione, ma quello che è certo è che questi non rappresentano un danno bensì un benefico per l’organismo.
La nostra salute ha bisogno di un impegno costante e prolungato
In conclusione, la strada per migliorare noi stessi, sia dal punto di vista fisico, sia psicologico sia spirituale implica sempre qualche sacrificio: uno stile di vita appropriato alla nostra condizione, lo studio scolastico o specialistico per costruirsi un futuro migliore, un comportamento sociale adeguato, un’etica morale corretta … implicano sempre dei sacrifici.
Perché per la nostra salute non dovrebbero valere le stesse regole?
Pensiamo che la nostra salute sia poco importante?
Pensiamo forse che il nostro organismo sarà capace di affrontare e gestire tutte le sostanze inquinanti con cui viene a contatto e tutti i nostri errori senza soffrire e ammalarsi?
Se crediamo di essere donne e uomini normali e non “superwoman” e “superman” … allora impegniamoci con una Medicina Preventiva capace di farci superare le difficoltà sanitarie di questo momento e capaci anche di compensare i danni dell’inquinamento ambientale e di antidotare gli effetti patogeni dei nostri stress quotidiani.
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