È vero che il nostro sistema immunitario è meraviglioso e che ha delle capacità di adattamento e di compensazione veramente eccezionali.
Purtroppo, anche se oggi abbiamo molte conoscenze e moltissime possibilità di intervento, ci troviamo tutti i giorni a combattere contro due nemici potenzialmente mortali: noi stessi e l’ambiente.
Il primo nemico siamo noi stessi
Pensiamo alle persone, sicuramente robuste di costituzione, che mangiano male, che fumano, che dormono poco, che sono eccessivamente stressate o nervose e magari che prendono anche farmaci da anni per l’ipertensione arteriosa, il colesterolo elevato o altri disturbi personali …
Eppure, nonostante vivano in questo modo per molti anni, continuano a stare apparentemente bene, perché hanno un organismo che riesce a gestire tutti i loro errori … tutto però ha un limite!
Purtroppo, sappiamo che di solito queste persone sono quelle che ad una certa età (in genere dopo i 60 anni, ma è soggettivo) manifestano una patologia grave improvvisa: l’infarto cardiaco, la fibrillazione atriale, l’ictus cerebrale, un tumore, ecc.
Di esempi ce ne sono tantissimi, ma uno famoso potrebbe essere quello di Sergio Marchionne. Proprio in questi giorni ho letto un libro su di lui (1) che lo descriveva come una persona eccezionale, molto intelligente, volitiva, sincera, pratica, essenziale, ma anche verbalmente violenta … che ha dedicato TUTTO, proprio TUTTO al lavoro. Ha sacrificato tutto se stesso (il mangiare bene, il riposo notturno, ogni minimo diversivo, lo sport, ecc.) e ha sacrificato tutta la sua famiglia (moglie e i due figli) per il LAVORO.
Ha raggiunto gli eccezionali traguardi che voleva raggiungere e che tutti conosciamo, ha fatto cose impossibili in pochissimi anni … ma a prezzo di se stesso, perché è morto anticipatamente a soli 66 anni.
Leonardo Del Vecchio (2), invece, pur partendo anch’egli da una famiglia povera, pur avendo conosciuto l’orfanotrofio e avendo un carattere mite, schivo, timido e quindi con un carattere completamente diverso da quello di Sergio Marchionne, è diventato il numero uno dell’industria italiana solo perché aveva un’idea fissa in testa: “essere il più bravo” … ed è morto serenamente a 87 anni pochi mesi fa.
E noi, come vogliamo vivere e come vogliamo morire?
E quali sono i nostri veri obiettivi?
Ognuno deve rispondere a se stesso, con estrema sincerità.
Il secondo nemico è l’ambiente
La situazione sanitaria attuale sta diventando drammatica: le patologie cronico-degenerative e le morti stanno aumentando, ma quello che forse impressiona maggiormente in questi ultimi anni è il forte aumento in percentuale delle patologie croniche gravi tra i bambini e i giovani.
Recenti studi scientifici sono categorici: i bambini e gli adolescenti negli ultimi 10-15 anni presentano un aumento percentuale dell’incidenza (nuovi casi) di patologie gravi (cancro compreso) nettamente superiore a quello degli adulti/anziani (3, 4, 5).
Questo dato è preoccupante perché lascia intuire come la situazione stia drammaticamente peggiorando e che i bambini attuali e le nuove generazioni che nasceranno nei prossimi anni avranno una probabilità sempre più elevata di ammalarsi e di presentare una patologia cronica fin da piccoli (negli USA si parla di un caso di autismo ogni 45-50 nuovi nati).
Ricordo che le patologie croniche non hanno possibilità di cura (altrimenti non sarebbero diventate croniche) e possiedono invece la caratteristica di aumentare negli anni: cioè si inizia con una patologia cronica e lentamente se ne aggiunge un’altra e poi un’altra ancora …
È quello che vediamo in alcuni anziani che giungono a collezionare anche più di una decina di patologie croniche per le quali assumono ogni giorno numerosi farmaci. Le cause sono sempre le stesse: inquinamento, alimentazione nutrizionalmente povera e squilibrata, stress personali causati dal lavoro e da fattori familiari e/o sociali e a questi aggiungo in modo particolare i gravi danni totalmente nascosti e sottovalutati causati dall’esposizione cronica ai campi elettromagnetici e all’elettricità.
Sto perdendo il mio connaturato ottimismo
Io ho sempre avuto fiducia nelle nostre risorse umane e nelle potenzialità della nostra persona, cioè nelle capacità reattive e resilienti della nostra unità psico-fisico-spirituale che ci pone al vertice della creazione e ci ha permesso di progredire per millenni di millenni.
Abbiamo superato innumerevoli difficoltà sia come umanità, sia come singole persone … ma ora mi pare che ci stiamo avvicinando al limite di sopportazione della nostra specie.
Il mondo vegetale e animale hanno già evidenziato le loro capacità di non sopportazione. Infatti, a causa dell’inquinamento chimico, dei cambi climatici e del continuo bombardamento elettromagnetico da parte delle nostre antenne, radar, satelliti, ecc. molte specie vegetali e animali hanno difficoltà a riprodursi e rischiano l’estinzione e i dati sono enormemente peggiori di quello che noi possiamo immaginare (6).
Noi umani siamo più resistenti, ma la realtà sanitaria degli ultimi 10-15 anni sta dimostrando chiaramente che il nostro organismo è al limite della sua resistenza. Ora stanno cedendo i più deboli: anziani, bambini e adulti costituzionalmente fragili.
Le persone più robuste lamentano forse solo pochi e saltuari disturbi funzionali, ma se non faranno una specifica prevenzione, temo che tra poco sarà anche il loro turno.
E quello che è peggio è che il nostro organismo ci avvisa sempre per tempo, ma se non gli poniamo attenzione e non sappiamo leggere il suo linguaggio, la patologia ci colpirà all’improvviso.
Cosa possiamo fare?
È da quarant’anni che insisto sulla Prevenzione!
Una volta si poteva agire anche tardivamente, cioè quando l’organismo aveva già manifestato i suoi punti deboli con qualche patologia acuta recidivante, perché i fattori squilibranti erano pochi mentre “il tutto” della nostra persona era sano e quindi lui aiutava silenziosamente “la parte” malata.
Infatti, se “il tutto” è sano, riesce a compensare squilibri localizzati in qualche organo o tessuto malato.
Se però tutta la persona è squilibrata, “il tutto” non ha l’energia sufficiente per reagire e compensare.
Un sano può aiutare uno zoppo a non cadere quando il percorso è accidentato, ma se sono entrambi zoppi come faranno a non soccombere, specie quando le difficoltà attorno a loro si fanno più intense?
Io forse sarò la Cassandra di turno, ma sono convinto che oggi non possiamo attendere di intervenire quando l’organismo ha già manifestato i suoi punti deboli, perché ormai non sono più deboli solo loro ma è il nostro “tutto” a esserlo.
Tutto il nostro corpo è inquinato, mal nutrito, malato e intossicato. Lo stesso vale per la nostra psiche, stressata e spesso fortemente squilibrata, ma anche il nostro spirito è malato a causa di molti pensieri patologicamente negativi.
Effettivamente, se fossimo abbastanza sani soffriremmo di patologie acute intervallate da qualche recidiva, a dimostrazione che solo quell’organo o quella piccola parte di tessuto è debole e si ammala.
Dato invece che siamo affetti da patologie cronico-degenerative sistemiche e che iniziano a soffrirne addirittura i bambini, significa che il nostro “tutto” è tutto squilibrato e non riesce più a delimitare il danno ad un solo organo o tessuto, ma lui stesso è stato completamente indebolito e alterato e quindi cede su tutti i fronti e manifesta patologie generalizzate.
Messaggio momentaneo
Invito il Lettore a riflettere veramente su questi argomenti, perché se non c’è presa di coscienza e decisione a voler fare qualcosa di concreto per cambiare, è inutile dire cosa fare, anche perché la conoscenza implica sempre una responsabilità.
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Bibliografia
- Ebhardt T. Sergio Marchionne. Sperling & Kupfer, 2019.
- Ebhardt T. Leonardo Del Vecchio. Sperling & Kupfer, 2022.
- Ward E, DeSantis C, Robbins A, Kohler B, Jemal A. Childhood and adolescent cancer statistics, 2014. CA Cancer J Clin. 2014 Mar-Apr;64(2):83-103.
- Zhu B, Wu X, An W, Yao B, Liu Y. The systematic analysis and 10-year prediction on disease burden of childhood cancer in China. Front Public Health. 2022 Sep 6;10:908955.
- Krzewska A, Ben-Skowronek I. Effect of Associated Autoimmune Diseases on Type 1 Diabetes Mellitus Incidence and Metabolic Control in Children and Adolescents. Biomed Res Int. 2016;2016:6219730.
- Firstenberg A. La tempesta invisibile. Storia dell’inquinamento elettrico. Bibliotheka Edizioni, Roma, 2a ed., 2020.