I cinesi sono stati i primi ad utilizzare i funghi come medicina utilizzando sia i funghi commestibili sia quelli non commestibili per il loro gusto amaro e la loro consistenza legnosa.
In generale, i funghi commestibili sono nutrizionalmente caratterizzati da:
- molte proteine (10-40% del loro peso secco), che contengono anche tutti gli aminoacidi essenziali;
- pochi carboidrati (3-20% del loro peso secco), quindi il loro valore calorico è limitato;
- pochi grassi (2-7%) con discreti fosfolipidi;
- molta fibra alimentare insolubile e non digeribile (5-35%);
- enzimi, triterpeni e nucleotidi;
- molte vitamine e sali minerali.
In riferimento a quest’ultimo punto, bisogna ricordare che i funghi hanno la caratteristica di assorbire dal terreno i minerali e le sostanze contenute. Quindi è necessario assicurarsi di non mangiare funghi nati o coltivati vicino terreni inquinati.
I funghi utilizzabili per scopi medici si trovano difficilmente in Natura come crescita spontanea e oggi vengono coltivati artificialmente in serre apposite.
Proprietà terapeutiche e meccanismo d’azione dei funghi medicinali
I loro effetti terapeutici sono veramente molti, ma quelli che riguardano maggiormente l’argomento sono essenzialmente gli effetti immunomodulanti/immunostimolanti.
Questi effetti sono nettamente potenziati dall’assunzione della vitamina C ingerita insieme ai funghi, perché l’acido ascorbico aumenta l’assorbimento dei polisaccaridi (beta-glucani) ad azione immunostimolante contenuti nei funghi.
I beta-glucani sono polisaccaridi caratterizzati da grandi molecole con molte e diversificate ramificazioni laterali e quindi dotati di innumerevoli effetti biologici. Ad esempio, i loro effetti immunomodulatori e immunostimolanti dipendono specificatamente dalle caratteristiche delle catene laterali e si esprimono sia attraverso l’attivazione dell’immunità innata aspecifica (basata sull’attivazione di neutrofili, macrofagi e linfociti NK), sia attraverso l’attivazione dell’immunità specifica anticorpale.
Dato che queste risposte immunitarie non sono eccessive, la somministrazione dei funghi medicinali non è controindicata nelle patologie autoimmuni.
Grazie ai numerosi principi attivi che contengono, i funghi svolgono anche funzioni antiossidanti, antinfiammatorie, prebiotiche, depurative, antimicrobiche, antiallergiche, epatoprotettive, antidiabetiche, ipolipemizzanti (blocco dell’enzima HMG-CoA reduttasi), protettive del sistema cardiovascolare e antipertensive, adattogene e anticancerogene.
I più importanti funghi medicinali
I funghi sottostanti sono i più importanti per le loro proprietà medicinali. Ho lasciato il loro nome giapponese, perché è prevalentemente con quello che sono conosciuti anche da noi.
1. Cordyceps (Cordyceps sinensis)
Il Cordyceps è un fungo parassita che d’inverno cresce sulle larve degli insetti affondate nel terreno a circa 3.500-5.000 metri di altezza (altopiano del Tibet), ma poi d’estate si evidenzia in superficie e può essere raccolto.
È dotato di tante proprietà medicinali e tra queste spiccano le seguenti:1,2
- antiastenico (è di grande sostegno durante le convalescenze delle patologie acute debilitanti, ma pure in condizione di stress psico-fisico per la sua azione corticosurrenalica);
- aumenta la resistenza fisica;
- stimolatore della produzione degli ormoni sessuali e quindi delle loro funzioni;
- immunomodulatore (stimola l’attività dei macrofagi e dei linfociti Natural Killer);
- antinfiammatorio;
- antidepressivo;
- antiipertensivo;
- ipoglicemizzante;
- stimolante della funzione renale;
- antiossidante e rallentante l’invecchiamento.
Diversamente dagli altri funghi, può essere assunto anche da soggetti con patologie autoimmuni (ci sono studi che dimostrano in particolare la sua efficacia nel lupus eritematoso sistemico [LES] dove riduce gli autoanticorpi e migliora la funzione renale).
2. Maitake (Grifola frondosa)
Il Maitake è un fungo autunnale commestibile che cresce di solito sotto i castagni, querce e faggi. È usato prevalentemente per i suoi effetti antitumorali3 e antipertensivi, ma anche per la cura dell’epatite, dell’obesità, del diabete,4 dell’ipertrigliceridemia e come tonico e adattogeno.
Manifesta il suo effetto immunomodulante stimolando la sintesi di macrofagi, cellule dendritiche e linfociti T,5 ma è caratterizzato pure da effetti antinfiammatori e antivirali.6
Gli effetti antitumorali sono essenzialmente di rallentamento della crescita del tumore principale, ma anche delle sue metastasi, con particolare riguardo ai carcinomi di prostata, polmone, colon, fegato e stomaco.7 Sembra rallenti anche la crescita dei tumori cerebrali. Somministrato insieme ai chemioterapici ne riduce le reazioni avverse.
3. Reishi (Ganoderma lucidum)
Il Reishi è un fungo conosciuto come il “fungo dei mille anni” o come “il fungo dell’immortalità”. La storia dice che in Cina il suo utilizzo risalga a diversi secoli prima di Cristo e che inoltre vanti una documentazione di oltre 2.000 anni di utilizzo in Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese. È stato inserito fra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci esistenti in Natura ed è sicuramente il fungo più utilizzato in micoterapia.
Grazie alla sua grande ricchezza di composti bioattivi, ha molteplici azioni benefiche tra le quali ricordiamo essenzialmente:8
- efficacia immunomodulante e immunoriequilibrante;9
- azione antibatterica e antivirale, specie verso il virus influenzale e l’Epstein-Barr virus;
- azione antiossidante;10
- proprietà analgesiche e antinfiammatorie;
- effetti espettoranti e sedativi della tosse;
- effetti antistaminici e antiallergici;
- effetti rilassanti e anti-stress (specie per il suo contenuto in acido pantotenico: vitamina B5);
- azione cardioprotettiva e antiipertensiva;11,12
- azione epatoprotettrice, facilitante la digestione gastrica e detossificante.13
Grazie al suo contenuto in triterpeni ad azione anche antistaminica, si è dimostrato utile nella bronchite cronica asmatiforme.14
4. Shiitake (Lentinula edodes)
È un fungo commestibile che cresce spontaneamente sui tronchi delle querce. È usato moltissimo nella Medicina Tradizionale Cinese e in quella Giapponese per le sue molteplici azioni medicamentose:15
- Efficace in molte infezioni virali come raffreddore, sindrome influenzale, bronchite, morbillo e Herpes simplex di tipo 1, ma anche contro candidosi, AIDS, patologie oncologiche, allergie.16,17
- Ipertensione arteriosa, antiaggregante piastrinico.
- Ipercolesterolemia, disintossicante epatico.18
- Drenante renale, anti-iperuricemico.
- Rallentante l’invecchiamento cerebrale.
Dato che il suo effetto immunostimolante necessita di un sistema immunitario capace di reagire allo stimolo, nei soggetti anziani è utile associarlo ad un altro fungo: il Maitake.
Inoltre, perde il suo effetto terapeutico in soggetti che utilizzano immunosoppressori o sono sottoposti a radioterapia.
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Bibliografia
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