Stare bene oggi è sicuramente un’impresa difficile. Molti sono i fattori da tenere in considerazione (e da correggere), soprattutto nel campo della prevenzione primaria delle malattie. L’alimentazione ha sicuramente un ruolo da protagonista, in parte perché spesso è con-causa di molte malattie, ma può essere utilizzata anche a scopo preventivo e in certi casi anche di “cura”.
Vediamo quindi cosa oggi si intende per Educazione alimentare e come questa si colloca all’interno di uno stile di vita sano.
Cosa intendo per educazione alimentare?
L’educazione alimentare consiste in quell’insieme di informazioni generali che insegnano un corretto regime dietetico, indispensabile all’organismo per mantenere o raggiungere uno stato di salute e di benessere.
Mi sono accorto che moltissime persone (o quasi tutte) capiscono che è veramente importante seguire i consigli di educazione alimentare, ma pochissime riescono a perseverare e\o a raggiungere i risultati positivi (a volte addirittura straordinari) che una alimentazione sana, equilibrata e nutrizionalmente personalizzata può dare, ovviamente se viene sufficientemente protratta nel tempo.
Con una corretta alimentazione, i soggetti obesi e che sono anche affetti da ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, artrosi, aritmie, cardiopatia ischemica (eventualmente un pregresso infarto miocardico) o scompenso cardiaco possono avere grandi benefici (che addirittura permettono non solo di ridurre drasticamente le terapie farmacologiche, ma anche di alleviare la maggior parte dei loro sintomi), se normalizzano il loro peso corporeo incrementano il movimento quotidiano, mangiano quantitativamente meno e seguono una alimentazione personalizzata in base alla loro patologia.
Chiaramente il tutto richiede del tempo, ma la mia quarantennale esperienza medica mi ha dimostrato che è possibile ottenere grandi benefici se si persevera mantenendo un adeguato Stile di Vita.
Il problema però è perseverare!
Cosa intendo per Stile di Vita?
Quando parlo di Stile di Vita intendo vivere una vita comportamentale, psichica, spirituale, sociale e lavorativa a misura d’uomo, cioè basata contemporaneamente su un adeguato comportamento, movimento, riposo e specialmente un particolare modo di mangiare.
L’alimentazione, infatti, è essenziale e forse è la parte fisica dello stile di Vita che maggiormente incide nel mantenere in salute il nostro corpo, ma anche nel prevenire o nel causare le patologie.
Dopo molti anni di pratica medica accanto ai malati, mi sono però accorto che per quanti consigli io dia ai miei assistiti cercando ovviamente di personalizzarli in base al carattere e alle reali necessità organiche della persona, solo una piccola minoranza di essi riesce a metterli in pratica.
Mi sono chiesto più volte perché sia così difficile, nonostante la persona capisca che è veramente per il suo bene.
Ho pensato a lungo come rendere realizzabile un sano regime alimentare e con questo articolo spero di fornire qualche aiuto in più.
Dieci consigli per riuscire a seguire una corretta dieta nutrizionale
Quelli che seguono sono alcuni consigli per riuscire a seguire una dieta per molto tempo o addirittura per tutta la vita.
1° Consiglio: Capire profondamente che chi non assume una corretta alimentazione oggi è destinato ad ammalarsi in modo importante. Sarà solo questione di tempo, ma dato che l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo sono tutti gravemente inquinati e inoltre che la nostra persona è sottoposta a rilevanti e prolungati stress psico-fisici, è molto difficile non ammalarsi di qualche patologia cronica lieve o grave nei prossimi 10-15 anni.
2° Consiglio: Iniziare a cambiare. Chi pensa di non farcela sbaglia. Chiunque può fare ciò che è umanamente fattibile da una persona, e cambiare il modo di mangiare è veramente alla portata di tutti.
3° Consiglio: Iniziare a cambiare con gradualità. Iniziare cioè a piccoli passi, per esempio imparando a ridurre la quantità di cibo e mangiando con più calma dedicando al pasto il tempo necessario, dato che anche il corpo ha i suoi diritti.
4° Consiglio: Non imporsi di togliere certi cibi negativi, ma imporsi di iniziare ad assumere i cibi positivi. Questo punto è molto importante specie nel primo periodo di cambio alimentare, perché le brutte abitudini sono difficili da abbandonare. Pertanto, se ad esempio una persona è abituata a mangiare carne a tutti i sette pranzi e/o cene della settimana, consiglio di iniziare inserendo per tre cene o pranzi i legumi, limitando in questo modo la carne a sole quattro cene o pranzi. Poi, in un secondo momento si farà un po’ di più.
5° Consiglio: Avere pazienza. Bisogna dare tempo all’organismo di abituarsi ai nuovi gusti in modo che abbia la possibilità di farli diventare una sua abitudine.
6° Consiglio: Avere pazienza specialmente nei primi 2-3 mesi di dieta. Se si riesce a stare circa 2-3 mesi lontano da un qualsiasi alimento (o da una cattiva abitudine) e lo si sostituisce con alimenti sani che nutrono adeguatamente il nostro corpo, l’organismo si abituerà al nuovo cibo e modificherà i suoi gusti. Quello che veramente conta e che condiziona i nostri gusti alimentari e le nostre abitudini, infatti, spesso sono le associazioni (in genere involontarie) che noi facciamo tra certi alimenti e certe esperienze positive che abbiamo vissuto in passato: “Non posso rinunciare al latte a colazione, perché mi ricorda quello che mi preparava mia mamma o che beveva a colazione mia nonna”; “Non so rinunciare alle caramelle e ai dolci, perché da piccolo mi davano la caramella come premio quando ero stato bravo”; “Non so rinunciare alla carne, perché da piccolo mi dicevano che fa diventare forti e grandi”, ecc.
7° Consiglio: Leggere libri e articoli sull’alimentazione per conoscere le qualità nutrizionali degli alimenti. Se conoscessimo le proprietà benefiche di ogni cibo che mangiamo, lo mangeremmo con più gratitudine e attenzione. Se conoscessimo le innumerevoli proprietà del miele, dei cereali integrali, dei legumi, della verdura e della frutta fresche, della frutta secca, dei semi oleosi e degli oli vegetali, li cercheremmo con particolare cura. Se conoscessimo l’essenzialità per la nostra vita biologica di vitamine, aminoacidi essenziali, acidi grassi polinsaturi e antiossidanti, non accetteremmo che l’industria alimentare ce li neghi o ce li distrugga. Se conoscessimo la gravità dell’attuale inquinamento ambientale e che il cibo che mangiamo è tossico, biologicamente morto e nutrizionalmente povero e squilibrato, lo rifiuteremmo e andremmo in cerca di quello migliore.
8° Consiglio: Leggere libri e articoli sull’alimentazione per imparare nuove ricette, così da mangiare bene e accostare correttamente i cibi. Esistono mille modi per preparare il cibo in modo nutrizionalmente corretto ed è impossibile che tra tutti quei modi non ci siano anche quelli che sono graditi al nostro palato.
9° Consiglio: Ricordare sempre che una dieta nutrizionalmente corretta guarisce sempre. Per perdere peso in modo duraturo, ad esempio, non serve ridurre le calorie al massimo o mangiare pochissimo, perché un tale comportamento non è sostenibile a lungo e alla fine si riprendono i chili persi anche “con gli interessi”. Qualsiasi dieta, per essere nutrizionalmente corretta, deve essere biologicamente sana, bilanciata nei suoi componenti e quantitativamente adeguata. Tutto questo lo si ottiene con cibi prevalentemente vegetali, con un corretto equilibrio tra i loro componenti nutrizionali (carboidrati, proteine, grassi saturi e insaturi, vitamine, minerali, antiossidanti, acqua) e in quantità adeguata in base a età, caratteristiche fisiologiche, patologiche, lavorative e caratteriali della persona. Se però il peso non scende nonostante questo, va allora cercata una causa nel funzionamento della tiroide o nella presenza di uno stato infiammatorio sistemico cronico di basso grado.
10° Consiglio: Ricordare che il cibo non fornisce solo calorie. Oltre all’energia calorica, gli alimenti sono anche una importantissima informazione cellulare regolatrice capace di equilibrare e modulare praticamente tutte le reazioni biologiche del nostro organismo e capace anche di sanare le reazioni patogene … se gli alimenti sono sani. Se invece il cibo è tossico, squilibrato o quantitativamente sproporzionato … diventa dannoso. Da strumento di salute e di vita il cibo può diventare strumento di malattia e di morte! E oggi è proprio quello che accade a molte persone. Se l’informazione portata dal cibo è un’informazione alterata, come accade per moltissimi cibi che oggi consumiamo e che abituiamo i nostri figli ad assumere, lentamente si alterano anche i meccanismi di regolazione cellulare, si origina uno squilibrio molecolare, un accumulo di sostanze tossiche, un danno ossidativo, un’infiammazione e quindi una patologia: prima reversibile e poi cronico-degenerativa irreversibile, che può arrivare anche fino al cancro.
Ecco, questi sono i miei dieci consigli per riuscire a seguire una dieta corretta e sana per molto tempo, anzi per tutta la vita, perché dobbiamo imparare a mangiare bene per sempre e dobbiamo insegnare ad agire in questo modo a tutti i nostri familiari. Il cibo è quella goccia che cade più volte al giorno e per anni nel nostro bicchiere: se è un cibo buono ci guarirà, ma se è un cibo cattivo ci farà sicuramente ammalare.
Perché allora non decidere una volta per tutte di cambiare subito e in meglio la nostra alimentazione e i nostri stili di vita?
Inserisci i tuoi dati e guarda il mio webinar gratuito “Il tutto aiuta la parte” grazie al quale scoprirai come rafforzare il tuo sistema immunitario e riequilibrare il “tutto” del tuo organismo attraverso le azioni pratiche di Medicina Umanizzata Preventiva
Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter e riceverai periodicamente i nuovi articoli pubblicati