Guarda il webinar gratuito 'Il tutto aiuta la parte'

Scopri di più

Quando deciderai di cambiare le abitudini sbagliate?

Il Codice Deontologico dei Medici afferma che “Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana …. La salute è intesa nell’accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona” (art. 3).

Ebbene, non possiamo negare che oggi il modo migliore per tutelare la salute personale e sociale sia quello di agire in modo preventivo, insegnando alle persone come vivere correttamente.

I farmaci non possono prevenire perché non colpiscono la causa prima

Infatti, primo ed essenziale obiettivo della Medicina Preventiva Moderna è quello di proteggere le persone dalle malattie ricorrendo a trattamenti sanitari privi di effetti indesiderati (“Primum non nocere”), senza sottoporle quindi ad alcun rischio evitabile. Questa regola deve essere rispettata con estremo rigore quando la prevenzione si rivolge ad un bambino piccolo, sano e con la massima aspettativa di vita.

Oggi però, con il dilagare delle malattie croniche, la Medicina Preventiva è diventata essenziale per ogni persona e per ogni Servizio Sanitario. Infatti:

  • dato che il nostro organismo normalmente ha in sé le risorse per mantenere o ripristinare un certo grado di equilibrio biologico;
  • dato che non esiste un farmaco capace di colpire l’origine della malattia, perché i farmaci colpiscono le manifestazioni della malattia [l’antibiotico, ad esempio, è utile nelle infezioni batteriche ma non rappresenta la terapia eziologica delle infezioni, perché la loro causa prima è la debolezza del sistema immunitario]);
  • dato che l’approccio farmacologico è di per se stesso sia sintomatico sia soppressivo dei sintomi, che comporta sempre degli effetti indesiderati e che le patologie iatrogene (termine usato per indicare patologie, effetti indesiderati o complicanze dovute a farmaci o a trattamenti medici in generale, risultati errati) sono in forte aumento (1);

è facilmente intuibile affermare che una vera Prevenzione Primaria non possa essere basata sull’uso dei farmaci, ma prima di tutto su un corretto stile di vita (alimentare, motorio, psicologico, socio-culturale, ecc.) e su azioni di salvaguardia e di bonifica dell’ambiente in cui ognuno di noi vive (2-6).

Definizione di prevenzione primaria

Il nostro Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) si esprime in questi termini nei confronti della Prevenzione Primaria (7): “La Prevenzione Primaria ha il suo campo d’azione sul soggetto sano e si propone di mantenere le condizioni di benessere e di evitare la comparsa di malattie. In particolare, è un insieme di attività, azioni e interventi che attraverso il potenziamento dei fattori utili alla salute e l’allontanamento o la correzione dei fattori causali delle malattie, tendono al conseguimento di uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale dei singoli e della collettività o quanto meno ad evitare l’insorgenza di condizioni morbose”.

Quindi, si imposta una corretta Prevenzione Primaria se si allontanano o si correggono i fattori che possono provocare le malattie (per fare questo però bisogna prima identificare tali fattori attraverso accurate anamnesi e visite mediche) e se si potenziano i fattori utili alla salute. Questo obiettivo non lo si raggiunge con i farmaci (vaccini compresi) ma solo con un corretto stile di vita a 360 gradi ed eventualmente con la somministrazione di integratori nutrizionali o nutraceutici scelti accuratamente solo quando serve e in ogni caso solo attraverso la personalizzazione dell’intervento.

All’inizio del 2017 l’American Journal of Preventive Medicine (rivista ufficiale dell’American College of Preventive Medicine e dell’Association for Prevention Teaching and Research) ha pubblicato un articolo della Prof.ssa Pere, direttore associato dell’American College of Preventive Medicine, che scrive (6): “Invece di uscire dalla visita medica con in mano una ricetta per l’acquisto di farmaci, il paziente dovrebbe uscire con una prescrizione dietetica, una prescrizione di fare attività fisica, di dormire di più, ecc.”. E ha concluso la frase con: “Vi può sembrare inverosimile?”.

Poche righe più sotto ha aggiunto: “Dobbiamo cambiare gli stili di vita in modo da aiutare le persone a prevenire, curare e far regredire la progressione di molte patologie croniche affrontando le loro cause sottostanti, che sono ad esempio una nutrizione inadeguata, la sedentarietà, il fumo, l’abuso di alcol, lo stress e il poco sonno, solo per citare alcuni fattori eziologici delle patologie”.

Nel suo articolo, la Prof.ssa Pere insiste affinché questi concetti vengano insegnati ai medici in modo che essi a loro volta li insegnino ai loro assistiti riuscendo così ad impostare una vera Medicina Preventiva.

Due sole domande scomode ma importantissime

Dato che è ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica più recente che la grande maggioranza delle attuali malattie croniche (ipertensione arteriosa, obesità, dislipidemie, vasculopatie, diabete mellito, aritmie, infarto miocardico, scompenso cardiaco, ictus cerebrale, paralisi, demenze, cancro, …) sono causate dai nostri errori alimentari e più in generale da un errato stile di vita (8):

Quando decideremo di cambiare le nostre abitudini sbagliate?

Prima o dopo la comparsa nel nostro organismo di alterazioni irreversibili come le malattie cronico-degenerative altamente invalidanti e inevitabilmente mortali?

Non dimentichiamo che mentre aspettiamo di decidere se cambiare o meno abitudini, i nostri figli crescono imparando da noi e ripetendo il nostro stile di vita (9).

Inserisci i tuoi dati e guarda il mio webinar gratuito “Il tutto aiuta la parte” grazie al quale scoprirai come rafforzare il tuo sistema immunitario e riequilibrare il “tutto” del tuo organismo attraverso le azioni pratiche di Medicina Umanizzata Preventiva

Ti è piaciuto questo articolo?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter e riceverai periodicamente i nuovi articoli pubblicati

Bibliografia

  1. Caputi, A. P. Importanza sociale ed economica della patologia iatrogena. (2010).
  2. Stein, H. F. Family medicine as a meta-specialty–and the dangers of overdefinition. 1981. Fam. Med. 30, 637–41 (1998).
  3. American Board of Preventive Medicine. What is Preventive Medicine?
  4. APHA. What is Public Health? Available at: https://www.apha.org/what-is-public-health. (Accessed: 11th June 2018)
  5. Jung, P. & Lushniak, B. D. Preventive Medicine’s Identity Crisis. Am. J. Prev. Med. 52, e85–e89 (2017).
  6. Pere, D. Building Physician Competency in Lifestyle Medicine: A Model for Health Improvement. Am. J. Prev. Med. 52, 260–261 (2017).
  7. Centro Nazionale Malattie Rare. Prevenzione delle malattie rare. Istituto Superiore di Sanità (2014).
  8. Gava R. L’Alimentazione che può prevenire e curare le nostre malattie. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 2017.
  9. Gava R. Bambini sani oggi. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 2022.